Tra pochi giorni si compirà una delle più incredibili storie di successo letterario italiano dell’ultimo secolo. Uscirà infatti “Riccardino”, l’ultimo romanzo che ha per protagonista il commissario Salvo Montalbano. Un romanzo di cui i fans camilleriani (grazie al prezioso e incomparabile sito vigata.org) conoscono l’esistenza da quasi 15 anni. Un libro che, sinceramente, speravamo di non leggere mai, perché sapevamo sarebbe stato l’ultimo. Ma che allo stesso tempo non vediamo l’ora di leggere, con lo stesso gusto con cui si scarta l’ultimo cioccolatino della scatola. Ci è mancata moltissimo, in questo anno folle e assurdo, la voce del Sommo Camilleri. Ma la sua stella, tra qualche giorno, rischiarerà questa lunga notte, come un meraviglioso, ultimo fuoco d’artificio.

Scrive così la casa editrice Sellerio:

Cari lettori e cari librai, si avvicina il primo anniversario della scomparsa del nostro Andrea Camilleri.
Aspettando insieme il 17 luglio, ripercorreremo le sue opere attraverso le pagine più belle ed evocative, grazie anche alla collaborazione di alcuni librai, nel ricordo della sua indimenticabile presenza.
Come molti di voi ormai sanno, abbiamo deciso di pubblicare “Riccardino”, l’episodio finale del grande romanzo di Montalbano, il 16 luglio. E oggi, con commozione, vi mostriamo in anteprima la copertina.
Andrea Camilleri scrisse la prima versione del romanzo nel 2005. Dopo qualche anno, nel 2016 decise di riprendere il manoscritto, non intervenendo sulla trama ma solo sulla sua lingua che, nel frattempo, si era evoluta. Non cambiò neanche il titolo, in origine pensato come provvisorio, ma al quale ormai si era affezionato. Condivideremo con tutti voi non solo la stesura finale di “Riccardino”, che trovate come sempre nella collana “La memoria”, ma anche una edizione speciale, con una nota di Salvatore Silvano Nigro, in cui potrete leggere entrambe le versioni del libro, quella del 2005 e quella definitiva, come da desiderio dell’autore. Potrete così seguire l’evoluzione nel corso del tempo di quella lingua unica inventata da Andrea Camilleri. Una sperimentazione alla quale lo scrittore teneva moltissimo e che viene resa così evidente dal confronto tra le due versioni.
Tutto questo nel ricordo di Andrea Camilleri verso il quale proviamo, e proveremo sempre, grandissima gratitudine e affetto.

Di Tracca

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